Il Principio Contabile ETS dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), introdotto nel febbraio 2022, disciplina i criteri che regolano la presentazione dello stato patrimoniale, del rendiconto gestionale e della relazione di missione degli enti del Terzo Settore (con riguardo a struttura e contenuto) e la rilevazione e valutazione di alcune fattispecie tipiche di quest’ultimi.
Sono definiti enti del Terzo Settore quegli enti
“costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore”.
Destinatari e postulati
Secondo quanto descritto nel Principio, i destinatari primari del bilancio sono coloro che forniscono o intendono fornire risorse sotto varie forme (donazioni, contributi, volontariato) e senza nessuna aspettativa di ritorno e i beneficiari delle attività dell’ente.
L’organo di amministrazione deve verificare la sussistenza del postulato di continuità aziendale attraverso una valutazione prospettica che può essere effettuato predisponendo un budget che dimostri che l’ente ha le risorse sufficienti per svolgere le proprie attività nei dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.
Bilancio d’esercizio
Il Principio si applica a quegli enti che redigono il bilancio di esercizio formato da stato patrimoniale, rendiconto gestionale con indicazione di proventi ed oneri e relazione di missione che illustra le poste di bilancio, andamento economico e gestionale e modalità di perseguimento delle finalità statutarie. Tale bilancio deve essere inoltre redatto in conformità alla modulistica definita con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentito il consiglio nazionale del terzo settore.
Il testo del Principio prevede delle apposite appendici contenenti i nuovi schemi dello stato patrimoniale, del rendiconto gestionale e la relazione di missione.
Riguardo allo Stato Patrimoniale, l’ente dà informativa nella relazione di missione dell’appartenenze dell’elemento a più voci qualora ciò sia necessario ai fini di una migliore comprensione del bilancio.
Il rendiconto gestionale è suddiviso in 5 aree, identificate dalle lettere A,B,C,D ed E, così caratterizzate:
I proventi, i costi e gli oneri, che devono essere adeguatamente classificati, secondo la propria tipologia e voce di riferimento ed inseriti nell’area appropriata.
L’Ente può presentare in calce al rendiconto gestionale costi e proventi figurativi, opportunamente documentati e rilevati al fair value se stimabile in maniera attendibile.
Relazione di missione
Essa illustra le informazioni generali, le poste di bilancio, l’andamento economico dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie, cumulando informazioni che il Codice civile colloca distintamente per le società di capitali nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione.
Altre disposizioni
ItalRevi, in virtù della sua lunga esperienza di attività professionale e di revisione degli enti del Terzo Settore, propone alle imprese non profit attività di supporto e specifiche checklist per agevolare la redazione dei propri bilanci in linea con le best practice in materia.
Dott. Bruno Bernardis